5 milioni alle nuove Pmi:
finanziamenti e contributi
a fondo perduto

“Proseguono le misure di sostegno messe in campo dalla Regione a favore del sistema produttivo siciliano colpito dalla pandemia. Anche le piccole e medie imprese che hanno avviato l’attività nel 2019 o nel 2020, con sede legale od operativa nell’Isola, infatti, possono beneficiare di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto“. Ad annunciarlo il presidente della Regione, Nello Musumeci. L’agevolazione, fino a un massimo di 25 mila euro, viene concessa con procedura informatica sulla piattaforma dedicata https://sportelloincentivi.irfis.it/.

La dotazione finanziaria è di cinque milioni di euro, provenienti dal Po Fesr Sicilia 2014-2020. Il finanziamento (minimo 10 mila euro) è a tasso zero, prevede 48 rate e ha una durata complessiva di 72 mesi.

Per ogni domanda di finanziamento si può richiedere un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 5 mila euro per spese di sanificazione e adeguamento luoghi di lavoro (l’importo totale non deve comunque superare i 25 mila euro).

A gestire la piattaforma informatica e a curare l’istruttoria è l’Irfis, l’Istituto finanziario della Regione Siciliana.

Lo sportello online sarà aperto dal 12 ottobre all’11 novembre. La graduatoria sarà pubblicata sui portali: regione.sicilia.it (sezione assessorato Economia), irfis.it e euroinfosicilia.it.

Firmato il decreto
fondo impresa donna
40 milioni per investimento

“L’innovazione è la sfida principale che deve affrontare il Paese e per vincerla è determinante l’universo femminile”. Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA, partecipa all’assemblea di CNA Impresa Donna, e sottolinea la necessità per la società italiana di “cambiare, crescere culturalmente” e in questo processo le donne devono offrire un contributo determinante perché “sono più aperte al cambiamento e sono più creative”. Non sono parole retoriche e tantomeno un cortese omaggio ma una verità che deve essere declinata nelle scelte per guardare al futuro con ottimismo. Silvestrini e la presidente di CNA Impresa Donna, Maria Fermanelli, sono stati intervistati dalla giornalista del Corriere della Sera Antonella Baccaro dopo il messaggio inviato dalla Ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti che ha espresso apprezzamenti alla CNA per i contributi positivi e la collaborazione nella costruzione di un ambiente nuovo, per ridurre le disparità di genere. “E’ necessario promuovere il femminile anche nell’imprenditoria – ha detto Bonetti – sviluppando adeguati strumenti di welfare”.

Maria Fermanelli ha evidenziato che “la vera sfida è portare le tutele esistenti nel lavoro dipendente anche nel lavoro autonomo. E’ complicato, complesso ma è la strada da intraprendere”. La presidente di CNA Impresa Donna ha poi evidenziato il ruolo delle piccole imprese. “La nostra indagine mostra che nelle micro imprese sostanzialmente non esiste disparità retributiva tra uomini e donne. Le piccole attività sono portatori di opportunità, dobbiamo uscire dal luogo comune che sono un ostacolo allo sviluppo. Non è vero che tutti i piccoli imprenditori vogliono crescere – ha detto – invece è assolutamente vero che tutti vogliono diventare migliori”.

Per Silvestrini la fase che stiamo vivendo “ci ha fatto scoprire di nuovo parole dimenticate a partire dal welfare. Abbiamo riscoperto il significato di politiche pubbliche e il senso della comunità”. Il Segretario Generale della CNA tuttavia ha sottolineato che la pandemia ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’intermediazione sociale, la preziosa funzione sociale svolta dai corpi intermedi. Non lo dico io ma è la storia a decretare la fine della disintermediazione”. “Coinvolgere le parti sociali nella definizione delle traiettorie di sviluppo risponde all’interesse generale. In questo senso sarebbe un segnale importante la partecipazione del presidente del consiglio Mario Draghi alla nostra assemblea nazionale”.

Silvestrini poi si sofferma sulle priorità del paese, dalla sfida dell’innovazione all’invecchiamento demografico. “Un paese che non fa figli è destinato alla decadenza. Occorre una vera e propria rivoluzione partendo dal principio che proteggere le donne significa assicurare una prospettiva all’Italia”.

Il Segretario generale della CNA sottolinea poi la necessità di crescita culturale e di cambiamento che “riguarda tutti. Tutti siamo coinvolti in questo processo”. Fondamentale è la formazione, è “la conditio sine qua non che deve essere estesa anche agli autonomi e agli imprenditori” ma occorre anche uscire da una visione orizzontale della società. “Si deve tornare a premiare gli educatori e gli insegnanti e riconoscere il merit

E' siciliana di trapani
la nuova presidente nazionale
di CNA Impresa Donna

“L’innovazione è la sfida principale che deve affrontare il Paese e per vincerla è determinante l’universo femminile”. Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA, partecipa all’assemblea di CNA Impresa Donna, e sottolinea la necessità per la società italiana di “cambiare, crescere culturalmente” e in questo processo le donne devono offrire un contributo determinante perché “sono più aperte al cambiamento e sono più creative”. Non sono parole retoriche e tantomeno un cortese omaggio ma una verità che deve essere declinata nelle scelte per guardare al futuro con ottimismo. Silvestrini e la presidente di CNA Impresa Donna, Maria Fermanelli, sono stati intervistati dalla giornalista del Corriere della Sera Antonella Baccaro dopo il messaggio inviato dalla Ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti che ha espresso apprezzamenti alla CNA per i contributi positivi e la collaborazione nella costruzione di un ambiente nuovo, per ridurre le disparità di genere. “E’ necessario promuovere il femminile anche nell’imprenditoria – ha detto Bonetti – sviluppando adeguati strumenti di welfare”.

Maria Fermanelli ha evidenziato che “la vera sfida è portare le tutele esistenti nel lavoro dipendente anche nel lavoro autonomo. E’ complicato, complesso ma è la strada da intraprendere”. La presidente di CNA Impresa Donna ha poi evidenziato il ruolo delle piccole imprese. “La nostra indagine mostra che nelle micro imprese sostanzialmente non esiste disparità retributiva tra uomini e donne. Le piccole attività sono portatori di opportunità, dobbiamo uscire dal luogo comune che sono un ostacolo allo sviluppo. Non è vero che tutti i piccoli imprenditori vogliono crescere – ha detto – invece è assolutamente vero che tutti vogliono diventare migliori”.

Per Silvestrini la fase che stiamo vivendo “ci ha fatto scoprire di nuovo parole dimenticate a partire dal welfare. Abbiamo riscoperto il significato di politiche pubbliche e il senso della comunità”. Il Segretario Generale della CNA tuttavia ha sottolineato che la pandemia ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’intermediazione sociale, la preziosa funzione sociale svolta dai corpi intermedi. Non lo dico io ma è la storia a decretare la fine della disintermediazione”. “Coinvolgere le parti sociali nella definizione delle traiettorie di sviluppo risponde all’interesse generale. In questo senso sarebbe un segnale importante la partecipazione del presidente del consiglio Mario Draghi alla nostra assemblea nazionale”.

Silvestrini poi si sofferma sulle priorità del paese, dalla sfida dell’innovazione all’invecchiamento demografico. “Un paese che non fa figli è destinato alla decadenza. Occorre una vera e propria rivoluzione partendo dal principio che proteggere le donne significa assicurare una prospettiva all’Italia”.

Il Segretario generale della CNA sottolinea poi la necessità di crescita culturale e di cambiamento che “riguarda tutti. Tutti siamo coinvolti in questo processo”. Fondamentale è la formazione, è “la conditio sine qua non che deve essere estesa anche agli autonomi e agli imprenditori” ma occorre anche uscire da una visione orizzontale della società. “Si deve tornare a premiare gli educatori e gli insegnanti e riconoscere il merit

CAF CNA supera i 400mila 730
e punta sul digitale
per il nuovo futuro

Con grande soddisfazione la campagna 730/2021 si è conclusa con un risultato positivo, che ci ha permesso di superare la soglia dello scorso anno. Il risultato definitivo dei 730/2021 trasmessi all’Agenzia delle entrate è infatti di 400.335.
“Si tratta di un risultato certamente non scontato – afferma il direttore Roberto Vitale – che registriamo in un momento difficile, condizionato oltre che dall’emergenza sanitaria, anche dalle difficoltà riscontrate con alcuni clienti in questo primo anno in cui era necessario documentare il pagamento degli oneri detraibili e deducibili con strumenti tracciabili“.
“Ci sono ancora margini di crescita per il nostro sistema – afferma Armando Prunecchi, presidente del CAF CNA – occorre recupere i numeri persi nelle strutture territoriali che quest’anno hanno patito qualche difficoltà. Dobbiamo migliorare le interazioni con CNA Pensionati, posto che ad oggi è ancora molto ampio il bacino di pensionati associati che non elaborano il 730 presso il nostro CAF. Al tempo stesso è necessario intervenire anche valorizzando il sistema presso tutti quei pensionati che si rivolgono al CAF per il 730 e gli altri servizi e non hanno la tessera associativa di CNA Pensionati. Inoltre, ritengo sia necessario puntare ancor più sugli strumenti digitali messi in campo per effetto della pandemia, aiutando i clienti ad utilizzare il caricamento dei documenti attraverso il nostro portale o l’app “scatta” e la firma digitale. Si risparmiano tutti i costi di archiviazione ed il tempo impiegato dal personale in questa attività.  Sono strumenti nuovi che abbiamo sperimentato nel 2021 e che stiamo migliorando – conclude Prunecchi – per renderli ancora più efficaci per il prossimo anno. Occorre che siano più diffusi,  più facili da usare e quindi promossi da tutti i nostri operatori che hanno il contatto diretto con il cliente“.
Un particolare apprezzamento per il lavoro svolto va a tutte le strutture territoriali convenzionate con la società, senza dimenticare la bravura e professionalità delle colleghe che operano, come supporto di consulenza e qualità, nella nostra struttura centrale.