Saranno 800 gli immobili confiscati alla mafia che andranno alle famiglie palermitane grazie ad un protocollo di intesa tra Comune di Palermo, Legacoop Sicilia e CNA Palermo, firmato durante «MADREA – La cooperazione in festa» venerdì 4 luglio all’Orto Botanico di Palermo.

L’intento è quello di costruire un vero processo sostenibile per recuperare circa 800 immobili già confiscati alla mafia a Palermo e in provincia, e destinarli a famiglie non abbienti, giovani coppie, anziani, studenti, insomma fasce di cittadini che hanno difficoltà a pagare affitti consistenti.

«In Italia circa 5 milioni di cittadini hanno difficoltà a sostenere i costi di un affitto. L’ambizione di questo protocollo è quello di creare una filiera cooperativa per sostenere l’accesso democratico alla casa, utilizzando risorse nazionali e sovranazionali come sono quelle della Banca del Consiglio d’Europa», dice Rossana Zaccaria, presidente Associazione nazionale Legacoop Abitanti.

La questione abitativa per noi è da sempre un tema importante – dice Pippo Glorioso, segretario provinciale – oggi siamo orgogliosi di essere qui e dare l’avvio a queso nuovo percorso, una nuova politica. La CNA, e quindi tutte le imprese che rappresentiamo, vogliamo sinergicamente esserci insieme al Comune e a Legacoop. Ci tengo a ricordare che noi grazie al super bonus siamo riusciti ad efficientare diciassettemila immobili in Sicilia, quindi siamo pronti a riqualificare il nostro patrimonio immobiliare”.

“In Sicilia abbiamo il più alto numero di immobili confiscati alla mafia, se pensiamo che questi vanno persi perché abbandonati facciamo un grave torto alla nostra società – dice il presidente provinciale Mimmo Provenzano – noi siamo le nostre imprese, che spesso sono le paladine reali dell’antimafia, e vogliamo rendere quello che è stato un oggetto del male, un oggetto del bene. Siamo felici di essere gli apripista per questa nuova politica, perché dopo Palermo bisogna replicarla in tutte le altre province siciliane”.

Questo accordo è reso possibile grazie al contributo di Biagio Fortunato presidente del CAEC, che da anni lavora per questa visione, che ha contribuito ad appianare tutte le divergenze e che da oggi può scrivere un nuovo capito della storia insieme a tutti gli altri componenti della cordata.

Per Filippo Parrino, presidente di Legacoop Sicilia, «diamo un messaggio di speranza per tutte quelle famiglie che vivono nel degrado e che devono poter aspirare ad altro». Secondo Totò Orlando, assessore ai lavori pubblici del Comune di Palermo, «è un protocollo che guarda alla qualità dell’abitare. Il Comune di Palermo sta facendo uno sforzo enorme e ha investito oltre 5 milioni di euro (che diventeranno 8 entro la fine dell’anno) per ridare dignità a questi edifici che saranno poi messi a disposizione con affitti calmierati».